Dimissioni in bianco: la Camera approva, testo al Senato

Con 300 favorevoli, 101 contrari e ben 21 astenuti il provvedimento è approvato alla Camera. Nell’epoca delle larghe intese, viene proposta una nuova maggioranza variabile (Pd + Sel + Fi). Da vedere cosa succederà al Senato pensando alle ripercussioni sul Governo.

Un primo passo è stato fatto per il mondo dei lavoratori, e uno ancora più grosso per le donne lavoratrici. Qualora il testo fosse approvato dal Senato infatti si porrebbe fine alla pratica di far firmare una lettera di dimissioni in bianco al momento dell’assunzione.

E’ stata dimostrata attenzione alla condizione delle lavoratrici e, al di là di alcune specifiche questioni sulle quali le forze politiche si sono divise, si è discusso di come porre fine ad una pesantissima violazione dei diritti delle donne. E’ una questione di civiltà

Queste le parole di Laura Boldrini, che oltre a essere Presidente della Camera è anche membro di Sel che insieme al Pd ha fortemente spinto per l’approvazione del provvedimento, frutto dell’unificazione di due ddl, uno presentato da Nichi Vendola e l’altro da Teresa Bellanova (Pd).

L’alleanza di centrosinistra per le politiche del 2013 tra Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Democratico torna in voga, vista la spaccatura dell’attuale maggioranza con due gruppi al Governo (oltre agli Alfaniani anche Scelta Civica) a votare contro. Fondamentale, anche, la non belligeranza di Forza Italia, che per metà ha sostenuto il provvedimento e per metà è stata assente al voto. 

Infatti, a giocare un ruolo chiave sono stati proprio gli assenti, ben 139 che hanno permesso di superare l’ostacolo dei 101 contrari.

Volendo fare una proiezione delle intenzioni di voto al Senato, mettendo insieme i gruppi favorevoli a Montecitorio, il testo avrebbe, con tutti i Senatori presenti, 186 voti a favore (Pd:108, Fi:60, Pi: 11, Sel: 7). La maggioranza richiesta, con l’attuale composizione del Senato di 320 membri, è di 160 Senatori, lasciando quindi un margine di 26 voti. 

I numeri, dati alla mano, consentirebbero un’approvazione definitiva. Due sole le incognite: 1- Forza Italia voterà a favore anche al Senato? 2- il Pd rischierà di incrinare la maggioranza che sostiene il Governo?

Lo scopriremo continuando a seguire l’iter dell’atto

 

Il resoconto della votazione

Per approfondimenti: