Il bilancio sociale dei parlamentari

Negli ultimi anni alcune aziende e enti pubblicano un “bilancio sociale”.
In che cosa consiste? Ci aiuta wikipedia: “Il bilancio sociale è un documento, con il quale un’organizzazione, che sia un’impresa o un ente pubblico, o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario, gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. il bilancio sociale nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di persone, definiti stakeholders, che hanno un diritto riconosciuto, o interesse, a conoscere quali ricadute, o effetti, l’ente produce nei propri confronti. una conseguenza di questo aspetto, è che l’ente, per rendere conto degli effetti del proprio operato sulle diverse categorie di persone, non può esimersi dal coinvolgerli …”

Perché non immaginare un bilancio sociale anche per i politici come forma di rendiconto rivolta a tutti i cittadini?

Openparlamento un bel po’ di indicatori li fornisce relativamente all’attivita’ strettamente parlamentare (presenze, atti presentati, votazioni, indice di attivita’, …).
Ma il bilancio sociale dovrebbe contenere anche altri indicatori che diano conto di tutte le attività politiche del rappresentante. Quali? Ci ha ragionato l’on. Alessandro Bratti che, primo tra i parlamentari, ha pubblicato il bilancio sociale del suo primo anno di attivita’. Lo potete scaricare qui. Che ne pensate?

19 pensieri su “Il bilancio sociale dei parlamentari

  1. mara37

    mi piace molto
    mi sembra giusto che come tutti i lavoratori, anche i politici rendicontino dettagliatamente il loro operato ai propri datori di lavoro. e il lavoro glielo abbiamo dato NOI.

  2. Giorgio

    Ottima iniziativa. Da estendere a tutti gli “eletti” a tutti i livelli. Da affiancare a indicatori statistici calcolati da “terzi” (non dall’interessato, dal suo partito, o dall’entourage) tipo quelli che si trovano in questo sito più altri che servano a “caratterizzare” l'”eletto” nei diversi aspetti che possono interessare i suoi elettori. Per questi ultimi sarebbe gradita anche la possibilità di confronto con gli altri eletti, di raggruppamento a livello di gruppo parlamentare, per poter valutare l'”eletto” su come si posiziona nel partito e come si colloca il partito tra gli altri partiti.

  3. Luca

    Sottoscrivo ed inoltre aggiungo: perchè non inserire i seguenti parametri:
    1) 10% della retribuzione a quota fissa
    2) 40% della retribuzione legato alla effettiva presenza nelle sedute parlamentari
    3) 50% della retibuzione legato al raggiungimento di obiettivi economici e/o legati ad indici di miglioramneto dei servizi nazionali…..
    4) Parametrizzazione della pensione in base all’andamento retibutivo medio del mandato: in breve chi ha lavorato molto percepisce molto chi non ha lavorato non percepisce

    In poche parole perchè non legare la retribuzione al lavoro svolto riprendendo la strada che il ministro Brunetta sta percorrendo per la pubblica amministrazione?

  4. Enzo TARTAGLIONE

    Devo congratularmi con l’on. Bratti per essere stato il primo, senza che nessuno glielo abbia chiesto, a redigere
    il bilancio del suo primo anno di attività che reputo molto positivo stando a quanto da lui riportato.
    Devo dire che questa idea di rendicontare la propria attività dovrebbe essere resa obbligatoria dal momento che questi nostri rappresentanti parlamentari amministrano per nostro conto e con il nostro danaro.
    Che si normalizzi una simile iniziativa nel nostro paese mi sembra a dir poco utopistica ma, anche se sono avanti negli anni, mi piace ancora credere nei sogni sperando che un giorno si realizzino.

  5. Alice

    La trovo un’ottima idea;se attuata da tutti i parlamentari potremmo avere un ottimo livello di monitoraggio

  6. zerouno

    Forse la domanda è mal posta. La faccio comunque.

    Visto che, a parole, siamo d’accordo in molti.
    Si può fare una proposta di legge su iniziativa popolare ??

  7. mari

    il bilancio sociale dovrebbe essere obbligatorio per tutti i politici (parlamentari e non). Complimenti al parlamentare che l’ha spontanemente adottato, dimostrando la sua serietà.

  8. andy

    bisogna rendicontare il proprio operato in maniera chiara ed oggettiva. ogni parlamentare è un investimento pubblico e come tale dovrebbe essere misurato il suo impatto sul tessuto sociale per il quale lavora.
    speriamo soltanto che venga meglio di quello che pubblicano le aziende….

  9. domdag

    Convengo con tutti voi, perchè non inviamo quantità elevate di email a tutti i parlementari con la richiesta di presentare i loro bilanci?
    Il tutto in modo continuativo….

    un saluto a tutti voi.

  10. silviasofia

    Se si fa una proposta di legge di iniziativa popolare io ci sto e mi impegno a raccogliere le firme

  11. tulliolivio

    L’idea e’ realizzata in Paesi ad alta coscienza civile dei rappresentati del popolo. In Italia l’eletto dal partito fa quello che gli dice il partito e quindi non rende piu’ conto agli elettori.Quindi tempo perso e serve solo come valvola di sfogo.

  12. Pippola

    Sono d’accordo con Silviasofia bisogna fare una proposta di legge di iniziativa popolare per monitorare il bilancio dei parlamentari e premiare pubblicamente quelli che sono più attivi e presenti

  13. Alessandro BORIO

    Secondo il mio pensiero i parlamentari (onorevoli e senatori anche quelli a vita, nonchè quelli che prendono il vitalizio a vita perchè hanno partecipato ad alcune legislature) DEVONO dare un rendiconto a noi cittadini, perchè quello che DEVE cambiare nella mentalità di questa gente ed anche nella nostra (intendo cittadini) è che questi signori, SONO I NOSTRI DIPENDENTI!!! E visto che hanno fatto passare una legge abominio sul lavoro, prendendo la palla al balzo della morte di un poveretto che esprimeva tutt’altri concetti sociali, ovvero la LEGGE BIAGI, loro devono essere assunti con un contratto CO.CO.PRO a progetto e se non rispettano in 5 anni quel progetto DEVONO ANDARE A CASA, LICENZIATI SENZA PREAVVISO E SENZA MATURARE ALCUNA PENSIONE!!!!
    Deve cambiare nella nostra mente che “sarebbe giusta questa iniziativa”, NO! E’ GIUSTISSIMA!!!
    I NOSTRI PARLAMENTARI DEVONO DARCI UN RENDICONTO SUL LORO OPERATO, come qualsiasi dipendente deve al proprio datore di lavoro.

  14. Andrea

    la proposta non decolla, io sono il commento 17 in quasi 6 mesi!!
    sono soldi pubblici e dovrebbe essereci un giustificativo a fronte dell’investimento che con le nostre tasse sopportiamo.
    supporto l’idea di una PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE

  15. rinomio

    Credo che in un momento come questo, sarebbe opportuno che i Politici recuperino credibilità verso il Popolo Sovrano.

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